Catalogo

Gaudo e Matapan – Attraverso le testimonianze dei sopravvissuti

25,00

Marinai valorosi e uomini veri, che non esitarono a combattere per la Patria, anche a costo della loro stessa vita nella guerra navale, combattuta nel corso dell’ultimo conflitto mondiale fra la flotta italiana e quella britannica,  che vide l’apice nella battaglia tra il 28 marzo presso l’isolotto di Gaudo e il 29, durante il giorno ed anche la notte successiva, nelle acque di Capo Matapan. Da quel momento, si delineò definitivamente la supremazia della Royal Navy sulla Regia Marina Italiana. La cronaca degli attimi trascorsi dai protagonisti con la terribile sensazione di essere di fronte alla morte. Ma questa è anche la storia di chi venne fatto prigioniero, di ulteriori sofferenze patite.

Liberi in ogni Terra – The Silent Edge Vol. 2

22,00

La città di Grandchamp è il cuore del nuovo mondo. Lì, il lusso sfrenato e l’aristocrazia imperano sull’ultima frontiera dell’umanità. Elias combatte una lotta contro il tempo per catturare la fuggitiva Maud prima che raggiunga il palazzo del governo. Gli enigmi che avvolgono la maga stanno per essere rivelati, il piano del ranger si mette in moto, Gin è a un passo dal completare la sua ricerca, ma quando l’ombra di un misterioso assassino discende sulla capitale, il fragile equilibrio della Baronia inizia a crollare inesorabilmente. Una serie interminabile di corpi brutalmente marchiati da un tassello a forma di puzzle grava sui poveri abitanti. Milo Carnival, giovane appartenente alla razza dei cinerei, è accusato di questi tremendi delitti. Determinato a scoprire la verità nascosta tra i complotti di palazzo, automi decaduti e misteri arcani, il suo destino s’intreccia con quello di Elias e dell’intero gruppo. Unito ancora una volta per affrontare la tragedia imminente, ciò che resta del genere umano si prepara a una sfida d’intelletto con l’enigmatico cospiratore, per rispondere alla domanda che determinerà la sopravvivenza della pace di Stagshade. Chi è il Tassellista?

Il giaguaro e il formichiere

20,00

“Tutti hanno bisogno di amore. Se sono catti­vi, è forse perché non hanno incontrato il vero amore, quello che non spreca parole, ma ir­radia luce e vita.” Il nostro Autore si muove in questa linea, consapevole degli odi e delle distanze, ma anche del fatto che ovunque c’è (magari nascosta) una volontà d’incontro e di pace. La sua esperienza e l’utopia di padre Bru­no hanno fatto cadere una visione manichea della storia, vista come scontro tra l’amico e il nemico, il giusto e l’ingiusto. “Questa storia non parla di un popolo buono che lotta con­tro un popolo cattivo, come molti vorrebbero ancora farci credere, ahimè. Questo atteggiamento riecheggia nella Storia del mondo, nel contesto di conflitti nazionali o individuali. Quando la maggioranza comprenderà che è un errore fatale? Questo atteggiamento è sta­to sfruttato da tutti o quasi, per disumanizzare e demonizzare l’altro, per giustificare la nostra storia, anche nei suoi aspetti più violenti. Cre­do si possa fare di meglio.“

Nel suo memoir Rizek ci porta dentro la comunità in cui vive, invitandoci a mettere da parte i nostri preconcetti e a considerare davvero la pace come scelta di vita. Dalla sua prospettiva, di cittadino arabo cristiano di Israele, Rizek racconta le sue esperienze, sfide, delusioni e soddisfazioni a Wahat al-Salam/Neve Shalom. Dai primi anni Ottanta, i residenti di questa comunità hanno imparato cosa significa vivere insieme, nonostante le differenze tra le culture e le profonde lotte che li circondano. Oltre la comunità, l’autore ci riporta alle origini del conflitto israelo-palestinese, si interroga sull’assunzione di responsabilità personali e su cosa vuol dire crescere da palestinese in Israele. Tramite i suoi racconti di famiglia, riesce a dimostrare che ogni storia personale è anche una storia politica.

Con il suo stile pacato ma sincero, Rizek riflette sull’ineluttabile unità tra questa terra e i suoi popoli, avvinghiati come nell’abbraccio fatale di due animali selvatici che lottano, il giaguaro e il formichiere, fino a togliersi reciprocamente la vita. Le sue osservazioni sono rivolte al passato, presente e futuro e testimoniano che, con la passione e la tolleranza, anche le discordie più radicate possono essere superate. Wahat al-Salam/Neve Shalom è un villaggio situato su una collina a ovest di Gerusalemme, in Israele. Fondato nel 1972 da Bruno Hussar, è un luogo di convivenza democratica ed equa tra arabi palestinesi ed ebrei israeliani, tutti di cittadinanza israeliana. I nomi “Neve Shalom” in ebraico e “Waħat al-Salam” in arabo significano entrambi “Oasi di pace”. In Italia, l’Associazione italiana amici di Neve Shalom Wahat al-Salam si occupa di diffondere i valori del villaggio e di raccogliere fondi per sostenerne le attività e le istituzioni educative.

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