Nel costruire un alfabeto della contemporaneità l’autore si concentra sul legame nascosto tra catastrofe, vita offesa e speranza. Per farlo ricorre a pagine di diario, appunti e note filologiche, raccolte in 136 esercizi di pensiero storico-critico. L’attitudine alla critica, alla meditazione e alla complessità introduce un uniforme grado di distanza dall’attualità e dalla cronaca, ma al contempo dà voce alla quotidianità del vivere e del pensare, premessa necessaria per ogni progetto di ‘filosofia civile’. Il libro si propone come manifesto politico generazionale, non per una parte, ma per l’intero, appello per una cultura sperimentale che sappia intendere il progresso politico come ampliamento del diritto di ciascuno alla propria ricerca linguistica ed etica.
Alfonso Musci (Università di Firenze) è uno storico della filosofia, autore di studi filosofici e curatore di edizioni di testi filosofici (R. Serra – B. Croce, Polemica sulla storia a cura di A. Musci, Edizioni di Storia e Letteratura 2012; B. Croce, Etica e politica, a cura di A. Musci, Bibliopolis 2015; AA.VV. Croce filosofo europeo, a cura di A. Musci, Edizioni di Storia e Letteratura 2015; A. Musci, La ricerca del sé. Indagini su Benedetto Croce, Quodlibet 2018; A. Musci, Elias Canetti, Il pescatore nei secoli, Castelvecchi 2021). Dal 2015 al 2020 è stato portavoce del Presidente della Regione Toscana. A queste attività ha affiancato il giornalismo politico e culturale per le testate: “Giornale Critico della Filosofia Italiana”, “Rinascimento”, “Ragioni”, “Quaderni del Circolo Rosselli”, “Reset”, “Mondoperaio”, “Italiani Europei”, “Pandora”.